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SAN NICOLO'

Foto e testi di Antonio Gheno

Curiosità sul Santo Patrono di Borgo Piave: la vita, le leggende, le tradizioni e dove lo possiamo ritrovare nel quartiere.

San Nicola nacque a Patara nel 270 d.C. e fu vescovo di Myra (nell’odierna Turchia). Originario di una ricca famiglia, ma rimasto presto orfano, venne allevato in un monastero dove a 17 anni divenne prete.

Con la dote ereditata dai genitori compì varie opere a favore dei poveri. Tra queste si ricorda un episodio legato a 3 fanciulle povere, in età da marito, che non avendo la dote non potevano sposarsi.

La leggenda narra che San Nicola, impietosito dalle tre ragazze, regalò tre sacchetti di monete d’oro che introdusse in casa loro da una finestra aperta (nell’iconografia vengono rappresentati come tre sfere o mele dorate).

Da qui ebbe inizio la storia di San Nicolò portatore di doni che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre porta regali ai più piccini.

Il vescovo morì di vecchiaia nel 343 e le sue spoglie furono conservate nella cattedrale di Myra fino al 1087 quando, con l’avvento della dominazione musulmana, i baresi le portarono nella loro città facendolo diventare San Nicolò da Bari.

Dieci anni dopo anche i veneziani trasportarono altri resti del santo da Myra alla basilica di San Nicolò del Lido proclamandolo protettore della flotta della Serenissima.

In provincia di Belluno San Nicolò divenne protettore degli Zattieri della Piave ed infatti in varie località come Perarolo di Cadore o Borgo Piave a Belluno vi sono vari riferimenti e opere legate a questo vescovo.

Ancora oggi quella di San Nicolò è una festività molto sentita a Bari, nel nord del Mar Adriatico e anche nella cultura tirolese.

Tradizioni

Tra i vari festeggiamenti possiamo ricordare quelli che vengono fatti nelle valli dolomitiche dove San Nicola la sera del 5 dicembre gira per il paese, accompagnato dai suoi angeli, portando doni ai bambini mentre i Krampus (ovvero i diavoli) ammoniscono i bambini che non si sono comportati bene.

 

Se invece passa in casa, di solito si lascia sulla tavola un bicchiere di latte e dei biscotti per ringraziarlo dei doni.

San Nicolò a Borgo Piave

Nel nostro borgo il santo è rappresentato sulle case e nella chiesa: viene spesso abbinato a Sant'Antonio Abate (come si vede nel portico di casa Fantuzzi) oppure San Francesco come nell’opera seicentesca di Frigimelica il vecchio presente sull’altare.

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Sempre nell’edificio sacro lo ritroviamo anche in una scultura della Val Gardena presente nella parte sinistra dell’altare mentre sulla navata lo ritrae un grande quadro fatto dalla pittrice Brunetta Cornaviera.

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Anche nei recenti murales è stato riportato il San Nicolò presente sul frontespizio dello Statuto degli Zattieri del 1492 scritto proprio qui.

MATERIALI IDEATI E DI PROPRIETA' DI BORGO PIAVE ETC APS

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