Un'esposizione fotografica per far conoscere e scoprire a tutti coloro che non l'hanno visto, com'era l'ormai leggendario "trenino azzurro", una delle icone di Cortina. I pregi di questo servizio avanguardista per l'epoca, che nonostante le difficoltà della montagna, era un vanto e ricopriva una funzione sociale nella nostra comunità.
Chi c'era potrà ricordare, ritrovando emozioni legate ad una vita più semplice. Quel fischio che preannunciava l'arrivo, l'attesa e le corse dei bambini lungo i prati per vedere passare il trenino. E poi vederlo scomparire piano piano. Un tempo dove si andava più piano, c'era meno benessere ma si inquinava meno. Un tempo dove ci si metteva circa un'ora per arrivare a Dobbiaco o a Calalzo. E in quell'ora, c'era tutto il tempo per parlare con chi avevi a fianco, guardandosi negli occhi. O semplicemente ascoltare il rumore del treno, contemplare la vista dal finestrino. E forse, forse, le persone ridevano di più.
Alla luce di quello che c’era, tutti possiamo pensare ed immaginare con più orgoglio e coraggio, il nostro domani.
E' con queste parole che la Cooperativa di Cortina dava inizio un'anno fa a questa mostra che, collaborando con la stessa, è ora visibile nelle sale di Palazzo Doglioni in cui abbiamo installato da poco dell'illuminazione a LED utile ad avere un basso consumo e dunque rispettare l'ambiente.
Il tema della sostenibilità è lo stesso che accompagna questa mostra: riutilizzare del materiale già pronto per creare cultura in un altro spazio.
In questo modo, non stampando altri pannelli, contribuiamo a rispettare l'ambiente e a goderci ugualmente una mostra che ci potrà dare validi spunti!
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